πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯ SPECIALE SAN MARTINO IL SANTO PATRONO DELLA CITTA πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯


Martino nacque a Sabaria Sicca, l'attuale Szombathely, una storica cittΓ  appartenente all'Hungheria. In etΓ  di bambino si trasferΓ¬ con la famiglia in quel di Pavia dove a 10 anni scappΓ² di casa nascondendosi nella chiesa dell'omonima cittΓ . Martino passΓ² gran parte della sua carriera da pittore nella cittΓ  di Amiens  in Gallia. Un episodio che segno particolarmente la vita di Martino fu l'incontro che ebbe, facendo il suo compito di ronda, con un povero mendicante seminudo al quale diede in dono metΓ  del suo mantello. In seguito gli venne in sogno GesΓΉ vestito con la parte di mantello, che gli fu appunto donata da Martino, che disse agli angeli  «Ecco qui Martino, il soldato romano che non Γ¨ battezzato, egli mi ha vestito». Nel 371 d.C. divenne vescovo della cittΓ  di Tours dove riuscΓ¬ nell'intento di creare nuove piccole comunitΓ  di monaci. La sua fama di buon cristiano lo portΓ² a venire visto come un uomo dotato di caritΓ , giustizia e sobrietΓ . Nella stessa cittΓ , nel 375 d.C., fondΓ² un monastero che successivamente divenne anche la sua dimora. Martino morΓ¬ in quel di Candes-Saint-Martin, piccolo comune Francese, l'8 Novembre del 397 d.C. dove vi si era recato per mettere pace tra il clero locale.

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