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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

VIDEO SU BELLUNO..CONOSCIAMOLA MEGLIO..!!!!

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Per farvi conoscere un po’ meglio Belluno ho deciso di condividere con voi questo bellissimo video che ho voluto creare per l’occasione..nella speranza che possa essere di vostro gradimento (ditemelo nei commenti) vi auguro buona visione 😁😁 Approfitto anche per ringraziare tutti coloro che finora hanno messo mi piace e/o hanno invitato svariati amici a mettere mi piace alla mia pagina..allora visto che ci sono ci tenevo invitare chi ancora non l’avesse fatto..a mettere mi piace alla pagina 😁😁 ancora GRAZIE a tutti coloro che con un “Mi piace” contribuiscono a far crescere la pagina 😅😅 Pagina Facebook: https://www.facebook.com/GuidaBelluno/ CLICCA SUL LINK PER VEDERE IL VIDEO: https://youtu.be/bVAojhz0O6M

DALLA RUBRICA: RACCONTI DI STORIA..DEL CAPOLUOGO

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Oggi vogliamo continuare con questa nuova rubrica che riguarda le perle di storia della Città di Belluno. Vogliamo parlarvi di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi, qualè Marco Ricci, che nacque proprio nel capoluogo dolomitico. Marco Ricci (Belluno, 5 Giugno 1676 – Venezia, 21 Gennaio 1730) è stato un pittore italiano. Marco Ricci si distinse da giovane per la sua rissosità, tanto che dopo aver partecipato ad una rissa conclusasi con un omicidio, dovette rifugiarsi a Spalato, dove lavorò nella bottega di un pittore paesaggista che si può identificare probabilmente con l’anconetano Antonio Francesco Peruzzini. Nei primi anni del Settecento, divenne fedele collaboratore dello zio Sebastiano Ricci. Nel 1708 seguì Charles Montagu, Conte di Manchester, a Londra dove era stato invitato, assieme ad Giovanni Antonio Pellegrini, allo scopo di approntare scenografie per l’opera italiana nel Queen’s Theatre di Haymarket. Rientrato a Venezia alla fine del 1710, a causa, sembra, di una lite

DALLA RUBRICA: "SOCIETÀ SPORTIVE DEL TERRITORIO"

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Dalla rubrica "Società sportive del territorio" oggi vi parliamo di una delle tante realtà sportive del territorio comunale della città di Belluno. Nello specifico vi parliamo della DRL Volley Team di pallavolo che gioca attualmente in Serie A3. Tutto nasce all’interno di una caserma dei pompieri. Sì, perché i padri fondatori della Pallavolo Belluno sono proprio loro: i Vigili del fuoco, i primi a iscrivere una squadra di volley a un torneo: era il 1942. Il seme dei palleggi, dei bagher e delle schiacciate era stato piantato, quindi. Ma la società germoglia ufficialmente nel 1969, grazie alla passione e alla competenza di Tommaso Pellegrini: insegnante di educazione fisica, delegato Fipav e, non a caso, giocatore della formazione legata ai Vigili del fuoco. La crescita è prorompente: con l’assicuratore Carlo Zanella, sboccia la Sai Pallavolo Belluno, che nella stagione 1970-71 partecipa al primo campionato provinciale. L’anno successivo, ecco l’approdo a livello interregional

DALLA RUBRICA: "VISITANDO LA CITTÀ DI BELLUNO"

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Dalla rubrica "Visitando la città di Belluno" oggi vi portiamo in gita in centro storico..precisamente in Piazza Santo Stefano dove vi parleremo dell'omonima Chiesa. La Chiesa di Santo Stefano venne eretta tra il 1468 e il 1491, da maestri comacini per l’ordine dei Serviti, sull’area sorgeva una preesistente chiesa di cui rimane, murata sul fianco della navata sinistra, un’interessante epigrafe mortuaria in volgare datata 1349. All’interno è di particolare interesse la cappella Cesa, eretta nel 1485, con la grande pala lignea di Matteo Cesa (1425 – 1495) e un ciclo di affreschi attribuito in passato a Jacopo da Montagnana (1440 – 1499). Alla sinistra del transetto si apre la Cappella dell’Addolorata, del 1737, con la statua di Giovan Battista Alchini (XVIII° secolo), un allievo del Brustolon, che tradisce però chiari influssi d’oltralpe. Alle pareti quadri di Cesare Vecellio (1521 – 1601), Nicolò de Stefani (1520 – 1599), Francesco Frigimelica  (1570 – 1649), Antonio Lazz

DALLA RUBRICA: "ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO"

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Dalla rubrica "Associazioni del territorio" vi presentiamo un'altra associazione del mondo del volontariato Bellunese..nello specifico parliamo del "AIDO BELLUNO" situato in Via Pellegrini n°67  a Cavarzano vicino il Negozio Forza 2. ADMO, Associazione Donatori Midollo Osseo, promuove la sensibilizzazione al dono attraverso le informazioni sulla tipizzazione e sul trapianto delle cellule emopoietiche per la cura delle leucemie, linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue.  COME SI FA A DIVENTARE UN POTENZIALE DONATORE? Basta essere un giovane nella fascia d'età 18-35 anni in buona salute e pesare più di 50 kg.  L'associazione è presente su tutto il territorio provinciale dal 1993 con i loro volontari che, attraverso incontri informativi sensibilizzano la popolazione tra i 18 e 35 anni al tema del dono. La sensibilizzazione avviene attraverso incontri informativi presso le scuole superiori del bellunese in cui la loro volontaria Pina fa conoscere ai

DALLA RUBRICA: "PRODOTTI TIPICI BELLUNESI"

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Dalla rubrica "Prodotti tipici Bellunesi" oggi vi presentiamo uno tra i più famosi tra i prodotti locali "Il Pan de Belun" del Panificio Balbinot. Il Pan de Belun, originario dal cuore delle Dolomiti Bellunese, è un dolce antico che con i suoi ingredienti di provenienza locale è un omaggio al territorio Bellunese: mais Sponcio, nocciole, noci unite ai semi di papavero e al sapore intrigante del cioccolato fondente. La tradizione e il piacere di questo dolce bellunese si tramandano da generazioni, e si spera sino ad un domani.

L'AUDITORIUM - PALAZZO DEI VESCOVI

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Dalla rubrica "Visitando la città di Belluno" oggi vi portiamo in gita nel cuore della città..precisamente in Piazza Duomo. Oggi vogliamo farvi conoscere uno dei palazzi dell'omonima piazza, più precisamente l'Auditorium conosciuto anche come Palazzo dei Vescovi. Lo storico immobile, che era sede dei vescovi-conti, venne eretto o più probabilmente ampliato e rafforzato intorno alla fine del XXII° secolo. Al lato destro dell'Auditorium vi sorge la torre civica che regge la campana al cui rintocco, dal 1403, si riuniva a suo tempo il Maggior Consiglio cittadino. La stessa rimase danneggiata dal terremoto del 1873 e venne completamente restaurata a cui si aggiunse la sistemazione della facciata del palazzo a causa del terremoto del 1936. Prima di esser sede dell'Auditorium il Palazzo dei Vescovi fu sede del Tribunale. Al suo interno, nell'atrio del palazzo, vi è  conservato ancora oggi il lapidario Romano con importanti testimonianze del municipium romano.