πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯ DALLA NOSTRA RUBRICA: "RACCONTI DI STORIA..DEL TERRITORIO" πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯πŸ’₯


Oggi vogliamo continuare con l'importante rubrica che riguarda le perle di storia della Città di Belluno. Vogliamo parlarvi di uno dei più grandi scultori di tutti i tempi, qualè Andrea Brustolon, che nacque proprio nel capoluogo dolomitico.

Andrea Brustolon (Belluno, 20 Luglio 1662 – 25 Ottobre 1732) Γ¨ stato uno scultore italiano, protagonista del barocco veneziano. Nato da genitori zoldani a Belluno, non si sa con precisione da chi apprese i rudimenti dell’intaglio: fino a poco tempo fa si pensava che fosse stato il padre Giacomo il suo primo insegnante, ma in occasione di una grande mostra a lui dedicata si Γ¨ scoperto che in realtΓ  il padre era sarto. Nel 1677 si trasferΓ¬ a Venezia, dove si formΓ² alla scuola del genovese Filippo Parodi e si ipotizza che abbia soggiornato in seguito a Roma per studiare le opere romane e del Bernini; l’ipotesi di questo viaggio Γ¨ fondata sul fatto che l’artista realizzΓ² una piccola scultura in legno raffigurante Marco Aurelio, ma ovviamente ciΓ² non Γ¨ sufficiente per confermare la sua permanenza a Roma, poichΓ© avrebbe potuto ispirarsi a disegni altrui. Tornato a Venezia, si dedicΓ² alla produzione di mobili in legno: numerosi furono i suoi committenti nobili, ad esempio i Correr e i Pisani; ma suoi grandi patroni furono in particolare i Venier, per i quali realizzΓ² porta vaso, poltrone e oggetti vari di arredamento. Per la chiesa eseguΓ¬, invece, sculture in legno (spesso dorato) oggi conservate presso la Chiesa dei Frari a Venezia, la Chiesa della PietΓ  e quella delle Fava. Verso il 1720 tornΓ² nella cittΓ  natale e vi aprΓ¬ bottega, trovando numerosi imitatori tra gli artisti del bellunese. Le opere di questo periodo, per lo piΓΉ a tema religioso (altari lignei), gli vennero commissionate da tutte le principali sedi religiose della provincia e si trovano ancor oggi distribuite a Belluno, a Feltre, nello Zoldano, in Comelico, in Alpago e nell’Agordino. Fu sepolto a Belluno, nella Chiesa di San Pietro, ma la sua tomba andΓ² rovinosamente perduta durante alcuni lavori di ristrutturazione eseguiti nel 1831. La sua casa, un edificio quattrocentesco che si eleva sopra un breve portico, si trova a Belluno nei pressi del vicolo che conduce alla vicina Chiesa di San Pietro. Sulla parete settentrionale nel 1891 Γ¨ stata collocata una lapide che ricorda come ivi abbia avuto nascita e morte l’artista. A Roma viene tutt’oggi chiamato “Sala del Brustolon”, l’auditorium con i seggioloni dell’artista da cui il Presidente della Repubblica invia i messaggi televisivi di fine anno.

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